Shoah…ritorno al presente

Il giorno del ricordo della Shoah, mi fa sempre riflettere su una caratteristica della società italiana: la rimozione del passato ed il negare a volte anche l’evidenza. Il fascismo è stato inventato dagli italiani e “perfezionato” dai tedeschi, le leggi razziali le ha volute Mussolini ma le hanno accettate ed applicate ministri, prefetti, questori, poliziotti, carabinieri, magistrati, presidi italiani, sono state applaudite da milioni di italiani che nel migliore dei casi si sono girati dall’altra parte. Il Manifesto della Razza è stato redatto da intellettuali italiani ed è stato esaltato da giornalisti e scrittori italiani, eppure quando si parla in Italia di fascismo e di persecuzione degli ebrei sembra che sia un fenomeno di cui non abbiamo responsabilità. Forse per questo molti dei responsabili, dopo la guerra dopo una breve parentesi, sono tornati quasi tutti ai loro posti qualcuno riciclandosi come antifascista. L’Italia non ha mai fatto i conti con il proprio passato fascista che è rimasto per decenni impigliato ed indisturbato in molti aspetti della nostra società. Adesso si vede sempre più spesso che le nazioni prendono atto degli errori commessi nel passato assumendosene la responsabilità e chiedendo scusa, la Germania lo fece a suo tempo, storico fu il gesto di Willy Brandt che si inginocchiò nel Ghetto di Varsavia. Ultimamente il Regno Unito tramite il Principe Carlo ha chiesto scusa per lo sfruttamento dello schiavismo nei confronti delle popolazioni africane. Sarebbe opportuno che qualche nostro rappresentante politico ai massimi livelli facesse un gesto del genere, magari il/la nuovo/a Presidente della Repubblica.

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